SEMINARIO TEORICO ESPERIENZIALE PER INSEGNANTI: DA MAGGIORDOMI A PIONIERI DELLA SCUOLA

DA MAGGIORDOMI A PIONIERI DELLA SCUOLA

Credo che l’unica considerazione che oggi si possa fare oggi, in Italia, sulla scuola è di carattere etico : la scuola oggi corrisponde alla “strage degli innocenti”

Il bambino oggi entra a scuola, spesso anche all’asilo, come bambino e il compito preciso dato all’insegnante fin da subito è quello di impedire a un bambino di comportarsi come tale. L’obiettivo è quello di  insegnargli al più presto a comportarsi come un adulto, come un piccolo impiegato.  Eticamente  quindi viene addestrato a due cose principali:

1  A diventare subito adulto

2 A diffidare di tutto ciò che è cultura perché nell’insegnare la storia e più avanti anche la letteratura e la filosofia all’insegnante non viene data la possibilità di seguire un criterio di senso. L’insegnante non fa altro che fornire dati, nozioni che sono troppi da ricordare e che non hanno un struttura portante nell’ambito di quelle che potremmo chiamare idee e pensiero. Non potendoli ricordare tutti questi dati, il bambino e poi il ragazzo li ricorda solamente per il tempo dell’interrogazione. Questo influirà molto sul suo senso della cultura nella sua esistenza.

Una parte della personalità del bambino diventando troppo presto adulto viene uccisa  e nel corso della vita per lui, recuperare quella parte della sua personalità, sarà difficilissimo e porterà ad una grandissima perdita in quanto quella parte è indispensabile per vivere con una mente libera, attiva, autonoma e creativa.

Un altro modo  possibile di intendere e guardare la scuola oggi è quello politico. Da questo punto di vista la scuola è uno strumento straordinario di Manipolazione e di Potere che domina gli insegnanti che imparano a essere dominati e ad auto-dominarsi. Questo è il modo in cui anche il bambino viene addestrato all’autorità, al giudizio, ai voti da parte di una autorità competente, l’insegnante che lo infila in quei dedali che si chiamano esami e che addestrano a loro volta all’ansia e alla sudditanza.

Lo stesso vale anche l’insegnante che risponde del suo operato, della sua intelligenza al Ministero dell’Istruzione e che è a sua volta sempre più addestrato alla sudditanza.

In questo momento in Italia la situazione appare ancora più complessa in quanto ci si trova in una gravissima situazione di emergenza culturale ed esistenziale.

In una situazione normale la scuola comunque fornisce determinati contenuti che il bambino può imparare ad assimilare e anche a rifiutare sviluppando una mente critica e attiva. In una situazione come quella attuale i contenuti non ci sono più e sembra non esserci alcun criterio che fornisca agli allievi del materiale sul quale poter pensare. E infatti: non c’è nessuna forza e nessuna presa sull’allievo.

La scuola però, potrebbe diventare un “Luogo di Soccorso Umano” in cui gli insegnanti anche solo minimamente dotati da un punto di vista etico, potrebbero sentire il bisogno di creare una sorta di alleanza  con gli allievi per accorgersi insieme di quanto sia assurdo quello che c’è fuori e di quanto complici con quello che c’è fuori siano i libri di testo e i programmi ministeriali. Un insegnante che vuole produrre nell’allievo la capacità di pensare non potrà che produrre dei pensieri contro la civiltà che c’è fuori, le sue false verità, i suoi limiti pre-stabiliti e i suoi falsi contenuti.

Una soluzione di questo genere potrebbe non essere pensabile perché gli insegnanti sono pagati dallo stato e chiunque voglia parlare della scuola della scuola oggi in termini etici si trova davanti ad un problema che appare essere QUASI senza soluzione

Nella realtà delle cose, al di fuori della descrizione della realtà delle cose la soluzione esiste,  anzi ne esistono migliaia, è sufficiente che si producano delle idee geniali, nuove, creative, da pionieri e  che si trovi il coraggio di metterle in pratica. Non si tratta di andare contro un sistema, cosa inutile e controproducente ma di andare oltre a un Sistema senza confliggere.

Il fine quale è? L’appagamento di chi insegna e di chi impara.

Dr. Michela De Mattio

Medico e Counselor Relazionale a Indirizzo Fenomenologico-Esistenziale